Da sabato 26 agosto e fino al primo novembre
Il nostro Santuario celebrerà il 30 anniversario della visita di san Giovanni Paolo II ad Asti, che si tenne il 25 e 26 settembre 1993. Nel contesto di quella visita il Papa venne anche in Santuario e sostò in preghiera dinanzi all’antica immagine della beata Vergine. Da qui lo spunto di questa iniziativa.
I fedeli saranno invitati non solo ad affidarsi all’intercessione di Papa Wojtyla ma soprattutto a lasciarsi stimolare spiritualmente dalla santità della sua vita e dalla profondità dei suoi insegnamenti.
In Santuario alcune reliquie di san Giovanni Paolo II
Le reliquie (del suo corpo ex capillis, una sua fascia talare e un suo zucchetto) verranno esposte dal 26 agosto al 1 novembre con questo calendario: tutti i sabati dalle ore 16 alle 18.30 (ore 16 adorazione eucaristica, ore 16.45 rosario meditato, ore 17.30 S. Messa); tutte le domeniche dalle ore 10 alle 11.30 (ore 10 S. Messa) e dalle ore 16 alle 18.30 (ore 16.45 rosario meditato, ore 17.30 S. Messa); tutti i giovedì dalle ore 21 alle 22 (ore 21 S. Messa, ore 21.30 letture dagli scritti del papa); durante le catechesi in programma.
Una mostra in 20 grandi pannelli
Composta da foto e testi per avvicinare i visitatori alla vita e al pontificato di san Giovanni Paolo II, a cura del card. Angelo Comastri e realizzata da Giustino Perilli, editore.
Cinque catechesi
- Mercoledì 20 settembre ore 20.45 con don Pasqualino Didio, spesso ospite di TV2000, su Giovanni Paolo II il Papa della misericordia: spiritualità e magistero;
- sabato 23 settembre ore 16, dagli Oblati di san Giuseppe, il superiore provinciale Padre Fiorenzo su La visita del Papa e san Giuseppe Marello;
- sabato 30 settembre ore 16 l’editore Giustino Perilli su Il papa che ha cambiato il mondo;
- sabato 7 ottobre ore 16 Padre Giovanni Personeni missionaio monfortano su Giovanni Paolo II spiritualità e magistero mariano;
- venerdì 13 ottobre ore 20.30 porterà la sua testimonianza Mons. Giuseppe Liberto già maestro della cappella Sistina ai tempi di Giovanni Paolo II.